Prima o poi dovevamo affrontare l’argomento.
Perché, diciamolo, questa è l’anomalia per eccellenza, riconosciuta da sempre e da tutti.
COME SI VESTONO.
Lo capisci subito che c’è qualcosa che non va quando arrivi in UK e prendi appuntamento per vedere delle case da affittare. Ti arriva il giovanissimo agente immobiliare rampante, anzi molto prima di lui arrivano le punte chilometriche dei suoi mocassini marroni appuntiti. Scarpe che fanno solo per il mercato inglese.
Ha un vestito blu cobalto strettissimo. La giacca è chiusa, talmente stretta che il poverino non puo' respirare bene. I pantaloni sono cortissimi, acqua in casa, anch'essi molto aderenti, con risvolto. La camicia di colori misti, la cravatta improbabile. I capelli tirati indietro con il gel.
Se viene una femmina, ella avrà i capelli biondissimi, giacca e gonna nera, collant 500 denari e ballerine fruste che non contengono neanche un quarto del suo piede paffuto. Tanta scarpa in più ha il maschio, quanta in meno ha la femmina.
Per l’abbigliamento succede come per il cibo. Noi siamo ossessionati, siamo gente schiava del pensiero altrui, siamo gente con talmente poca sicurezza in noi stessi da non essere in grado di uscire di casa se la borsa non è abbinata alle scarpe.
Siamo gente che ha messo le mutande di un colore e il reggiseno di un altro per la prima volta all’età di 40 anni, perché’ la mamma diceva “Eh, poi dovesse capitarti qualcosa e dovessi andare all’ospedale...” (tiè, per inciso)
Noi siamo frivoli a livelli impensabili.
LORO no.
Loro non scelgono quello che si mettono addosso: lo trovano.
Non ci può essere un progetto alla base di certi abbinamenti. Dunque probabilmente si alzano al mattino e prendono il capo d’abbigliamento più vicino al letto. Qualsiasi cosa. Indipendentemente dal colore, dal materiale, dalla pulizia, dalla tendenza, ed ovviamente dalla stagione, come abbiamo già visto nell’anomalia della termoregolazione.
Si mettono vestiti estivi d’inverno, vestiti invernali d’estate, non hanno quasi mai calze, portano cappelli di lana ad agosto. Non hanno freddo, non sudano.
Ovvio, sono geneticamente selezionati, i loro anticorpi sono tanti Gigi Buffon a grandezza naturale.
Insomma, senza tirarla per le lunghe vi vado a descrivere quello che vedrete nei primi 10 minuti se uscite di casa in una qualsiasi cittadina britannica.
- Maschi vestiti da femmina. Hanno i collant, la gonna, la borsetta, a volte la parrucca.
- Giovani ragazzi e ragazze sciatti all’inverosimile, con anfibi, pantaloni morbidi a vita altissima ALLUCINANTI o jeans a vita altissima, maglietta che lascia scoperta la pancia (a volte molto abbondante ma loro sono gente seria che di 'ste cose se ne fotte – chapeau), oppure hanno una maglia della tuta, o una t-shirt stropicciata. I capelli sono spettinati, coloratissimi.
- Gente con grosse maglie di pile ricoperte da peli di cane o gatto.
- Gente in pigiama con le ciabatte, A volte con la vestaglia, se è sera.
- Bambini vestiti da carnevale, sempre, tutto l’anno.
- Bambini con talmente poco abbigliamento che hanno la pelle blu, ma sembrano felici e ridono.
- Varie amenità locali; tipo nel mio quartiere una donna vestita da capo indiano, un uomo vestito da Hello Kitty, una donna con body nero, calze nere e hula hop, un uomo in gilet e petto nudo tutto l’anno… e scusate se mi riferisco a queste persone con termini obsoleti quali uomo e donna.
- Last but not least, loro, la mia passione, il motivo per cui amo alla follia questo Paese: le donne vestite a festa. Le trovi al venerdì e al sabato sera. Sono avvolte in tubini di raso coloratissimo, sempre stretti all’inverosimile, le puppe mezze fuori. Roba che in Italia ti sogneresti di indossare solo se hai il fisico di Naomi Campbell.
Hanno tatuaggi spesso molto aggressivi, tipo BITCH OF LIVERPOOL (visto con i miei occhi sulla –ehm - NONNA di un compagno di mio figlio).
Non hanno MAI una maglia, un golfino, una giacca, le calze, NIENTE in qualsiasi stagione, ma hanno delle scarpe coloratissime con zeppa e tacco 30. Quindi, tra il tubino e le scarpe, non riescono a muoversi benissimo. Ma non importa perche’ intanto alle 7,15 pm sono gia' totalmente ubriache, si tolgono le scarpe e stanno scalze.
Il make up è il pezzo forte. Fondotinta 7 tonalità più scuro della loro pelle, zigomi talmente dorati da sembrare effettivamente d’oro, sopracciglia giganti scurissime, ciglia finte, matita che contorna le labbra a 1 cm di distanza dalle labbra stesse. Capelli biondi messi in piega perfetta.
Hanno tutte le età e ridono tantissimo, fanno una casino assurdo, cadono per terra e ridono.
Sono irraggiungibili, favolose. Mettono di buon umore come i fuochi d’artificio, come la banda. A volte portano una fascia con scritto Hen party, vuol dire che una di loro si sposa e quella sera faranno festa (faranno PIU’ festa). Loro mi rendono ancora più felice perché si possono trovare anche in trasferta, quando organizzano dei weekend per festeggiare. Una volta su un aereo che andava alle Canarie ho avuto la fortuna di incontrare un gruppo di hens che si sparava un intero di weekend di party. La festeggiata aveva una costume di pelouche, era vestita da coniglio (4,30 ore di volo con una tuta di pelouche addosso spessa 2 cm, senza battere ciglio: rispetto). Le amiche e la madre erano vestite col classico tubino attillato, gli zigomi d’oro e i capelli in piega perfetta. In fase di decollo la madre della futura sposa, che era seduta di fianco a me, si è alzata in piedi e ha chiesto del Prosecco (immaginatevi la pronuncia tipica: Prouzeco).
E’ arrivata la hostess a farle il culo (per la prima di tante volte) e c’è stata una sommossa di hens perché volevano il Prouzeco NOW!
Ovviamente sono scese dall’aereo a 4 zampe, ed era solo venerdi' pomeriggio…
Formidabili, eccezionali.
Foto di copertina di Peter Dench
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