In UK se hai un pomeriggio libero puoi andare a prenderti un caffe’.
Nel senso che per avere un caffè ti ci vorrà tutto il pomeriggio.
Quest’anomalia rende i Mediterranei piuttosto nervosetti, ma manda gli italiani completamente fuori di testa.
Mettiamo il caso che vogliate un cappuccino da asporto.
Normalmente funziona così:
entrate nel bar e trovate una coda, ovvio, che ve lo dico a fare.
La coda non procede e cercate di capire cosa diavolo stia succedendo, come sempre.
Come sempre non sta succedendo assolutamente niente, ma c’è un solo cassiere/barista, normalmente un bambino/a di 14 anni che procede in modo anomalo.
Prima fa pagare il cliente, con molta calma, e poi si volta e inizia la preparazione del cappuccinou (o expressou, o americanou o laccie -latte- che sarebbe sempre un cappuccino) utilizzando una normalissima macchina da bar.
LORO grazie al cielo sono semplici in fatto di caffè e non hanno le 400 possibili varianti e pretese italiane.
Nonostante questo da quando il barista si gira di spalle a quando il cappuccino è pronto passa un bel quarto d’ora.
Perché?
E’ girato di spalle, non lo vedi cosa fa. Forse legge un libro, forse gioca a Tetris sul telefonino, chissà.
L’istinto dell'italiano medio è di saltare il bancone, tipo vecchia pubblicità dell’olio Cuore, e andare a vedere se il barista girato di spalle sta bene, se ha avuto una paresi, se ha avuto una brutta notizia o che diavolo gli succede per essere tanto statico.
Noi siamo gente empatica, ci preoccupiamo.
Resistete a questo istinto primario e dopo 15 minuti, con una flemma indecente, l’infante si gira col vostro cappuccino in mano ed inizia le lunghissime operazioni di mettere il coperchietto di plastica e chiedervi se volete lo zucchero (nel caso vi da UNA bustina, ma voi ne volete un’altra e poi dovete anche chiedergli lo stecchetto per girare... insomma calcolate altri 5 minuti).
Se avete 4 persone davanti potrebbe succedere che un pomeriggio non basti, dovete tornare il giorno dopo.
Morale della favola, una volta capito che il barista sta bene ci assale una rabbia bestiale, vorremmo spaccare tutto il locale per sfogare il nervoso.
Del resto noi come facciamo a capirlo tutto sto dramma per fare un caffè.
In Italia da quando entri nel bar a quando hai il caffè sul banco passano meno di 2 minuti….2 minuti!!! SI --- PUO’----FARE!!!
Al bar Corso di Cuneo (sempre sia lodato) dietro il bancone ci lavorano 4 baristi e, pur non essendo io una frequentatrice assidua (si fa per dire), quando al mattino varco la soglia loro iniziano subito a farmi il cappuccino, e quando ho raggiunto il bancone, dopo 4 passi, il mio cappuccino è pronto!
I baristi sanno il titolo di studio (vero o presunto) di mezza citta'!
Non gli devi chiedere niente, sono loro che chiedono a te: “Buongiorno ingegnere, caffè ?”
In Italia i baristi STUDIANO per essere baristi, sono qualificati, i locali se li contendono. Lavorano nello stesso bar per 30 anni! Il barista non è considerato un lavoro occasionale o da ragazzini.
AHHHHHRGHHH! Come soffro.
ATTENZIONE! Leggete attentamente quanto segue.
In UK non bevete MAI il cappuccino appena fatto!
Tutto quel tempo girato di spalle il barista in realtà l’ha impiegato a scaldare il latte fino a 327,5 gradi (temperatura di fusione del piombo) dunque se lo bevete subito vi dovranno amputare la lingua, resa un moncherino dall’ustione.
Quello che dovete fare è mettere una sveglia: ci vuole 1 ora.
Sempre che possiate togliere il coperchietto di plastica: altrimenti 1 ora e mezza.
Passato questo tempo il vostro cappuccino è già pronto per essere bevuto.
Si tratta di un mezzo litro di latte con una roba scura dentro, acidissima. La schiuma non c'e' piu' da 59 minuti.
Il tutto per la modica cifra di 2,70 sterline.
Vi sembrera' strano ma state risparmiando.
Perché tra la quantità industriale di latte e l’acidità di stomaco che il beverone vi provocherà, la cena non la dovete più fare, ole'.
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