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Immagine del redattoreNina Berton

L'anomalia della casa giocattolo




Le case inglesi si dividono in due categorie: Buckingham Palace, Kensington e compagnia bella

o le casette a schiera su due piani dove viviamo noi comuni mortali.




Che possono essere più o meno grandi. Ma di solito sono piccole.

(E, a onor del vero, sono carinissime).

Il modo di costruire questa tipologia di abitazione è rimasto invariato negli ultimi 2 o 3 secoli e prevede che esse non abbiano vere fondamenta, ma siano basate su un vespaio di circa 30 cm la cui funzione non è chiara. Avrebbe potuto avere lo scopo di creare aerazione contro l’umidita', forse.

Se non fosse che sulle assi del pavimento ci schiaffano normalmente una moquette spessa una spanna che rovina l’intento (per approfondimento vedi: La grande anomalia della moquette).

Di sicuro sappiamo che l’intercapedine sotto il pavimento serve per facilitare il passaggio dei topi dalla strada al giardino, ragion per cui si consiglia di guardare con tanto sospetto tutti i buchi superiori ai 5 mm che trovate al piano terra di casa vostra ed eventualmente tapparli con i materiali più tossici e radioattivi che vi possano venire in mente.

Di solito, a partire da un corridoio di entrata molto stretto (la celebre sotto-anomalia dell’entrata angusta, qui illustrata dal collega A. Manes) si accede ad un salottino dove c’è posto solo per un divano, collegato ad una sala da pranzo dove c’è spazio solo per il tavolo e le sedie, collegata ad un cucinino che da accesso al giardino.

L'italiano medio che si compra il televisore 55 pollici e lo mette in salotto, per vedere qualcosa a fuoco deve creare un allineamento di porte aperte e andarsi a sedere nel lavandino della cucina.

Al piano di sopra le camere da letto: piccole, tanto piccole. In genere sono due, in una ci sta un letto matrimoniale e basta, nell’altra ci sta un letto singolo e basta. Un armadio non è previsto, anche perché una parete è sempre occupata dall’inutile ma romantico camino.

Il bagno ha normalmente dimensioni più normali, seppure contenga la madre di tutte le anomalie (L’agghiacciante anomalia dei rubinetti di cui tratteremo in separata sede).

Il pavimento del secondo piano, come eventualmente quello dei piani superiori, è costituito solo da assi di legno su cui poggia la moquette. Quando cammini balla tutto, tintinnano gli oggetti, e a volte un piede affonda nella moquette creando suspense: finirai al piano di sotto? Chissà. A mio parere questi buchi sono un trucco per ricordare la caducità dell’essere umano, tipo “Ricordati che devi morire!”.

Un sentimento di insicurezza è rafforzato dal fatto che tutti i materiali utilizzati sono altamente infiammabili e infatti parte del tempo in UK è dedicato a corsi ed esercitazioni sulle norme anti-incendio. Per forza… praticamente se ti cade un cerino acceso se ne va l’edificio in una sola vampata.

Ma ritorniamo al punto principale: perché sono così piccole ste case?

I British non sono minuti, hanno la stessa stazza di tutti gli altri Europei.

Ci sono montagne alte, fiumi impetuosi, zone sismiche per cui è possibile costruire piccole case solo in zone molto limitate del territorio? No… il Regno Unito è una terra ospitale e piatta, priva di movimenti tellurici ed eventi naturali catastrofici. E dunque?

E dunque è evidente che alla base di tutto ciò c’è un chiaro intento ludico, e vi vado a fornire la prova schiacciante: la sotto-anomalia del giardino gigante.

Le case sono di 50m2, ma hanno tutte un giardino di 100 m2… più infantile di così!



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