Abbiamo gia’ introdotto l’anomala fiducia che l’Italiano ripone nel connazionale quando si trova all’estero (vedi la contro-anomalia italiana del mercato nero di antibiotici), ma quella era solo la punta dell’iceberg. Chiedere dove comprare lo stracchino di Nonno Nanni o anche chiedere antibiotici a perfetti sconosciuti non è NIENTE in confronto a quello che vi vado a raccontare.
Sui gruppi di Facebook ‘Italiani a…’ le persone fanno delle domande che tu ti chiedi come sia possibile che siano arrivati sani e salvi fino a quel preciso momento, proprio il momento in cui stavano scrivendo su Facebook.
Vi faccio solo esempi visti e rivisti coi miei occhi.
“Buonasera ragazzi e grazie per avermi accettato nel gruppo.
Domani è il gran giorno della partenza per Cambridge.
Arriverò con mia moglie ed i bambini all’aeroporto di Stanstead [sbagliano tutti a scriverlo]. Sapreste dirmi come raggiungere Cambridge?”
Analizziamo.
Non è come percorrere a piedi l’Appalachian Mountains trail. Ci sono 40 km da Stansted a Cambridge. Una distanza breve che può essere percorsa in treno, autobus e taxi. Tantissime possibilità, comodissimo, tutto scritto chiaramente su internet. Nessun dubbio. Facile facile.
Come fai a pensare di trasferirti all’estero con la tua famiglia, con dei bambini, e non essere in grado di organizzare da solo i primi 40 banalissimi km della tua avventura??!!
Perché non cerchi informazioni sullo stesso internet che ti fornisce Facebook? Perché le persone ti dovrebbero rispondere e COME PUOI FIDARTI delle loro risposte. Gli italiani sono sprecisi lo sanno tutti, che senso ha chiedere degli orari dei treni agli italiani?
Come si può essere tanto sprovveduti?
Altra domanda classica.
“Buonasera ragazzi e grazie per avermi accettato nel gruppo.
Vorrei venire a Londra in vacanza qualche giorno, la accettano la carta d’identità o ci vuole il visto?”
In pieno COVID… Quarantena, tamponi, tutto chiuso… Niente, non pervenuto.
Guardare su un sito governativo per informarsi dei documenti accettati nel Paese che vuoi visitare? Figuriamoci, perche' prendersi la briga, c'e' Facebook!
Ma fanno bene a chiedere, perché c’è un sacco di brava gente che si mette lì e gli spiega tutto per bene. Perché sono italiani e vanno aiutati. Perché? Boh, non chiedetemelo a me, io non lo capisco. Anzi io ho l’istinto contrario. Se penso agli italiani a me viene in mente che 1 su 3 ha votato Berlusconi per 20 anni dunque non mi fido. Vai a sapere, magari aiuto proprio uno di quei 3. No, no, troppo rischioso.
Comunque la coppa in oro zecchino del vivo per miracolo la vince quello – meglio ancora quella – che scrive:
“Buonasera ragazzi e grazie per avermi accettato nel gruppo.
Sono appena arrivato a Londra. Cosa c’è da fare stasera, qualcuno ha voglia di fare un giro?”
Londra ha 10 milioni di abitanti, di cui mezzi (percepiti) italiani. Come si può essere tanto sprovveduti da fare una domanda del genere? E' come andare a Firenze e scrivere un' email a TUTTI i fiorentini dicendo che arrivi e se vogliono uscire con te alla sera.
Come hai fatto ad arrivare sano e salvo fino alla tua età? Come fai ad essere vivo il giorno dopo con la tua scarsa capacita' di giudicare il mondo?
Ma si sa che la fortuna aiuta gli audaci, e allora è come la nonnetta inglese che va coi sandali in pieno inverno e tu sei certo che non campi fino a primavera e invece lei non si prende manco un raffreddore.
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